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La nascita e il significato del marchio Brandroad

Brandroad - Simbolo

Il marchio di Brandroad, disegnato da Univisual Brand Consulting, ha vinto il Silver Award ai Graphis Design Awards 2024. Scopri di più su Univisual.com

Anche Brandroad ha il suo marchio e questa pagina ne racconta la nascita e il significato. Non per autocelebrarsi, ma per mostrare come si passa da un'idea a un'identità.

L’identità di Brandroad è stata progettata dallo studio milanese Univisual, diretto del professor Gaetano Grizzanti, per connotare l’idea di un podcast che evocasse un viaggio – probabilmente il primo della serie – alla scoperta della marca. Matteo Lusiani, l’ideatore del podcast, ha portato avanti la maggior parte del lavoro senza avere un nome e un logo che lo identificassero. Ma più si avvicinava il momento della pubblicazione, più sentiva che un podcast sul branding doveva avere un marchio professionale. Si è rivolto quindi a Gaetano Grizzanti, il professionista che per primo in Italia si è occupato di nobilitare la brand identity come disciplina autonoma. Negli anni ha divulgato i paradigmi culturali – tecnici, cognitivi e scientifici – attraverso conferenze e articoli su testate specializzate (come la rivista di management del Sole 24 Ore) già a partire dalla metà degli anni ’90, che sono poi confluiti nella pubblicazione del libro Brand Identikit, un bestseller giunto nel 2022 alla sesta ristampa. Un marchio si compone di alcuni elementi che, all’unisono, costituiscono il codice interlinguistico di una marca: nome, payoff, colori, simbolo, logotipo e font. Analizziamo quelli del marchio Brandroad.

Naming

Seguendo l’idea del podcast ideato da Matteo Lusiani, il primo passo dell’intervento è stato individuare un nome adeguato, nasce così Brandroad: un viaggio on the road alla ricerca di cos’è davvero un brand. Esprime la particolare atmosfera del progetto, un percorso di scoperta nel quale si apprende qualcosa di nuovo a ogni tappa, senza sentirsi mai arrivati. Strategicamente, per lo sviluppo del nome, c’era la necessità di individuare un dispositivo verbale che fosse semplice ma non troppo descrittivo, da una parte per esplicitare l’ambito del contenuto e dall’altra per lasciare immaginare una sensazione. L’uso della lingua inglese è tatticamente efficiente, un medium che per un utente italiano risulta funzionale nell’evocare significati intrinseci oltre la traduzione letterale. “La strada del brand” richiama l’archetipo di un percorso formativo, costituito dalle diverse puntate del podcast.

Payoff

Il payoff, anche detto tagline, è quella breve espressione testuale che accompagna un marchio con lo scopo di completare l’identità di un brand e inquadrarne il senso o il posizionamento mentale. Il secondo passo del progetto è stato dunque individuare il payoff di Brandroad, la telegrafica proposizione “Le vie della marca”. In contrapposizione con il nome è in lingua italiana: sia per spiegare il territorio su cui si muove il podcast, sia per contestualizzare il contenuto anche con la parola chiave marca (traduzione italiana di brand). Questa locuzione suggerisce che non c’è una sola strada per esplorare l’universo del brand, come a dire che le vie che portano alla conoscenza sul branding possano essere (quasi) infinite. Infatti l’analisi dei diversi punti di vista dei professionisti coinvolti, protagonisti del podcast, consente all’ascoltatore di trarre le proprie conclusioni e di integrare la propria preparazione sulla materia.

Simbolo

Un marchio per una marca ha bisogno di un elemento figurativo per essere più efficace. Il simbolo progettato per Brandroad raffigura la lettera iniziale “B” disegnata in modo da evocare allo stesso tempo una strada, un incrocio e una freccia che indica avanti. La strada peraltro ha un tragitto perpetuo, con una percorrenza che tende all’infinito, per confermare il concetto del viaggio.

Un simbolo che rappresenta chi non conosce ancora la strada ma si pone in un atteggiamento di scoperta, chi interpreta la segnaletica a ogni crocevia e chiede indicazioni, chi ha un’invincibile curiosità di trovare delle risposte.

L’impatto segnico del simbolo è visivamente rigoroso. Sfrutta la grammatica della geometria essenziale – linee dritte e inclinate perfettamente a 45 gradi, curve raccordanti a base circolare, spessore costante del tratto grafico – e si pone con uno stile razionalista senza tempo per comunicare una personalità esperta, trasmettendo valori di autorevolezza.

Inoltre, se si guarda il simbolo ruotato di 90 gradi in senso orario, appaiono due occhi dall’espressione ipnotica. Uno sguardo fisso che scruta in profondità, alla ricerca della verità: la marca è come una persona e Brandroad è una persona curiosa e determinata nel raggiungere la meta.

Colori

L’identità cromatica del marchio Brandroad è prevalentemente composta dall’abbinamento giallo-nero tipico di una certa cartellonistica stradale, in particolare quella estremamente segnaletica, perché più visibile grazie al contrasto tra un colore “luce” e un colore “buio”. Una comunicazione chiara e inequivocabile, esplicita e rassicurante nel dare indicazioni evidenti e lampanti: niente inganni, la realtà è ciò che si ha dal podcast Brandroad. Il giallo è il colore del sole e quindi della gioia e dell’energia. Se tende ai toni dell’arancione si aggiungono evocazioni di creatività e quindi innovazione.

Tipografia

Il carattere adottato per il logotipo e per la composizione del payoff è l’Helvetica, un tipo essenziale e orientato al risultato, perfetto per non disperdere attenzione e per far mantenere la rotta dell’utente. La linearità delle lettere di questo font, utilizzato in tutto il mondo e nella segnaletica delle metropolitane più iconiche – come quella di Milano e di New York – permette una equilibrata sintonia tra gli elementi identificativi anche grazie alla sua duttilità e non invasività.