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Il brand, anche nei sottotitoli

Tempo di lettura: 2 min

Ogni punto di contatto con il cliente è un’occasione per comunicare il brand. Il problema è che siamo pigri nel definire quali sono, i punti di contatto. Elenchiamo il sito, i social, i punti vendita… Ma spesso dimentichiamo il testo della cookie policy, quello per cancellarsi dalla newsletter o i metadati delle pagine web. Eppure sono tutte occasioni per usare il tono di voce e le parole chiave del brand e ribadire la propria identità.

Un esempio perfetto è la pubblicità 2022: Earth Odyssey di Jeep, che si è arrampicata al secondo posto delle 30 migliori pubblicità del 2022 secondo Adweek.

A prima vista è una pubblicità piacevole, ma non così bella da arrivare davanti alla meravigliosa The Greatest di Apple (terza), che ha riscritto la narrazione della disabilità, oppure Yours to Take di Budweiser (ottavo), che sostiene il mondo dei content creators.

Finché non si attivano i sottotitoli.

Cliccando sul tasto CC si accede a una dimensione totalmente nuova e sorprendente del video. Un video che non ha parole, solo versi di animali. Ma descritti in maniera così ricca e precisa dai copywriter dell’agenzia Highdive da aprire un mondo. Alla fine, i sottotitoli comunicano ancor meglio delle immagini quel senso di ispirazione, creatività e avventura che Jeep vuole trasmettere.

Ogni punto di contatto con il cliente è un’occasione per comunicare il brand. Ogni. Punto. Di. Contatto. Anche i sottotitoli.

P.S. Al primo posto c’è Love Means Everything di Gatorade, che riflette sulla vera eredità di Serena Williams: non tanto le gesta sportive, ma l’amore per noi stessi e per chi possiamo essere. Se non l’avete mai vista, potrebbero essere i migliori due minuti della vostra giornata.