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La mia storia

Come sono diventato un consulente aziendale nell’ambito del branding e dell’identità di marca.

Matteo Lusiani | Brand Consultant

Ho studiato Lettere e il mio piano era di proseguire gli studi come ricercatore. Ma quando ho iniziato a scrivere la mia tesi magistrale lo spread è volato sopra i 500 punti. L‘Italia era nel pieno della Grande Recessione e il Governo Monti stava per tagliare i fondi all’istruzione. 

Un anno dopo mi sono laureato con 110 con lode e dignità di stampa, nei tempi e mentre lavoravo. Ma questo sembrava non importare al mondo: non avevo alcuna possibilità di fare ricerca. Così ho continuato il mio lavoro come giornalista che svolgevo da quando avevo sedici anni (ovviamente mal pagato).

Questa è la protesta degli studenti a Torino nel 2011, l'unica a cui abbia mai partecipato.

Il premio Nobel per l’Economia Paul Krugman ha detto: “Se hai iniziato a lavorare durante la crisi probabilmente ti starai chiedendo quando supererai questa sfortuna. In media la risposta è mai. Gli studenti che entrano nel mercato del lavoro durante gravi recessioni, fondamentalmente, non riescono mai a recuperare il terreno perduto”.

Non poteva essere vero. O almeno non volevo che fosse vero per me. 

Paul Krugman, premio Nobel per l'Economia.

Così nel 2015, a 27 anni, ho cominciato a lavorare a Milano come copywriter nell’agenzia Stone Digital. Ho cercato di assorbire più conoscenze possibili, ho divorato libri e corsi e ho imparato moltissime cose sul marketing, sul branding e sulla pubblicità. Eppure mi sentivo sempre l’ultimo arrivato. 

Tutte le mie conoscenze in letteratura e giornalismo, tutte le mie curiosità di psicologia, filosofia e sociologia… all’improvviso tutto questo mi sembrava un difetto. Come potevo competere con chi aveva studiato marketing e iniziato a fare il copywriter tre o quattro anni prima di me? 

Mi sembrava di procedere a zig-zag mentre gli altri andavano diritti.

Milano, così come mi appariva la prima volta che l'ho vista: un mondo di possibilità, alcune vere altre finte.

Poi mi sono imbattuto in un libro, The 100-Year Life, in cui la professoressa della London Business School Lynda Gratton espone un’idea che mi ha cambiato. Secondo lei (e secondo il coautore Andrew Scott) il modo di pensare alla vita secondo tre stadi (studio – faccio carriera – vado in pensione) è ormai vecchio perché le competenze richieste cambiano troppo velocemente. Il nuovo percorso di vita è a più stadi: studio – lavoro – torno a imparare – faccio un nuovo lavoro – imparo una nuova competenza, ecc. 

Lynda Gratton stava parlando di me.

Lynda Gratton, autrice del libro 100-Year Life insieme ad Andrew Scott.

È stata un’illuminazione. Ricercatore, giornalista, copywriter… non stavo andando a zig-zag, ero solo nel mezzo del mio  percorso di vita a più stadi. In quel momento ho visto un’opportunità che non avevo mai considerato: potevo decidere quale sarebbe stato il prossimo stadio. 

Ho cominciato a ripensare il mio lavoro attraverso tutte le mie conoscenze. Mi sono reso conto che potevo prendere ispirazione per costruire un brand dal modo in cui Dostoevskij costruiva i personaggi (per lui i personaggi sono idee che si muovono nel mondo) e che la curiosità di un giornalista è ideale per conoscere la realtà di un’impresa. 

Oggi mi occupo di strategie di branding e identità di marca.

Oggi sono un consulente aziendale e mi occupo di strategie di branding e identità di marca. Collaboro con imprese e agenzie in contesti italiani e internazionali per far crescere i brand, raccontarli al pubblico e creare valore. 

In questi anni ho avuto l’onore di partecipare a molti prestigiosi eventi del settore e di conoscere molti esperti. Ho incontrato il padre del marketing Philip Kotler in una tavola rotonda all’Università di Pavia, ho seguito un seminario del World of Business Ideas con Seth Godin e ho intervistato alcuni dei più importanti protagonisti del branding e della pubblicità in Italia per il mio podcast Brandroad, che è entrato nel 10% dei più seguiti e condivisi al mondo.

Nel 2023 ho pubblicato il libro Il brand, raccontato. Cosa sono i brand e che ruolo hanno nelle nostre vite (Fausto Lupetti Editore), una breve storia del branding attraverso il racconto dei momenti chiave, di personaggi leggendari e di pubblicità indimenticabili, che ha ricevuto recensioni entusiaste.

Il mio motto è: Un brand è nulla, finché non significa qualcosa.