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Fai parlare il vuoto

White spaces
Tempo di lettura: 1 min

Spesso l’importanza di un elemento grafico non è data dalla sua grandezza, ma dallo spazio vuoto che lo circonda: i grandi brand sanno reggere (e far parlare) il vuoto intorno a loro.


Perché è importante: Il modo in cui si colloca un logo nello spazio dice molto di quanto è forte quel brand.


Nel design, lo spazio “bianco” (in inglese, white spaces o negative spaces) è l’area che separa gli elementi grafici. Ovviamente può non essere bianco, ma deve essere vuoto.

Molte volte è all’origine dei principali problemi tra i designer e i loro clienti. La maggior parte dei designer ama gli spazi vuoti per l’eleganza che creano e per l’esperienza utente migliore. Basta pensare alla homepage di Google: il grande spazio bianco rende la pagina estremamente semplice, elegante e intuitiva.

Purtroppo molti clienti soffrono di horror vacui. Considerano lo spazio vuoto uno spazio sprecato, che potrebbe veicolare informazioni, claim, immagini, ecc.

Lo spazio vuoto, invece, è fondamentale. Anche nel branding, perché i grandi brand non amano gli spazi grafici affollati. L’esempio più facile è Apple, che posiziona sempre la sua mela in mezzo a un grande spazio bianco. Ma non vale solo per le identità minimali: per valorizzare un logo bisogna sempre isolarlo, in questo modo comunicherà di essere così forte che non c’è bisogno d’altro intorno a lui.

In fondo è la differenza tra un’azienda che comunica e un brand: un’azienda che comunica riempie lo spazio libero di claim, un brand fa parlare il vuoto.


Per approfondire: