Spesso siamo disposti a pagare un grande sovrapprezzo per i brand conosciuti, a volte più grande perfino del valore del prodotto. Eppure non c’è nulla di strano, gli esseri umani funzionano proprio così: valutiamo le storie più dei prodotti.
Perché è importante: Comprendere l’enorme rilievo che hanno le storie nelle società umane ci aiuta a capire perché i brand valgano così tanto.
Le popolazioni di etnia aeta che vivono nelle Filippine si nutrono esclusivamente di ciò che cacciano e raccolgono. Ci aspetteremmo che i membri più popolari siano i migliori cacciatori, coloro che portano cibo per tutti. Invece no.
Secondo uno studio pubblicato su Nature Communication, i bravi narratori in media ricevono più risorse, si accoppiano di più e sono più popolari. Jonathan Gottschall nel suo ultimo libro Il lato oscuro delle storie conclude: “In sostanza, gli aeta preferiscono un affidabile distributore di storie coinvolgenti a un affidabile procacciatore di carne per la sopravvivenza”.
Non c’è da stupirsi, dunque, che la nostra società sia spesso disposta a pagare il brand (un affidabile distributore di storie coinvolgenti, o di “mondi possibili” per usare le parole di Andrea Semprini) più del prodotto (la carne per la sopravvivenza, ovvero la risposta a un bisogno).
Per approfondire:
- Jonathan Gottschall, Il lato oscuro delle storie. Come lo storytelling cementa le società e talvolta le distrugge, trad. it. di Giuliana Olivero, Bollati Boringhieri.