È appena uscito il mio primo libro, «Il brand, raccontato», una breve storia del branding attraverso tante storie, pubblicità indimenticabili e personaggi leggendari.
Dove si trova: Su Amazon e sui principali siti per acquistare libri. Ho lottato per tenere il prezzo più basso possibile, costa 18 euro e ha anche delle immagini a colori.
Più o meno un anno fa, mentre camminavo per le vie del centro storico di Jesi durante il Brand Festival, dissi a un collega che volevo scrivere uno di quei «saggi che si leggono come romanzi». Nel mio podcast avevo raccontato alcuni dei momenti chiave che hanno portato al moderno concetto di brand, ora volevo unire i puntini e raccontare una storia del branding, avvincente e ricca di spunti. Questo, perlomeno, era il progetto. Ma quasi mai i progetti si realizzano così come sono nella nostra mente.
Questa volta, però, credo sia successo.
Il libro Il brand, raccontato. Cosa sono i brand e che ruolo hanno nelle nostre vite (Fausto Lupetti Editore) è esattamente il saggio che avevo in mente. E la prima persona che l’ha letto (uno/a degli ospiti) mi ha scritto un bellissimo messaggio per dirmi che lo stava «divorando». Ed è la cosa più bella che potesse scrivermi, perché il trasporto narrativo era esattamente l’effetto che avevo cercato di ottenere.
Il fatto è che il significato di «brand» è stato spiegato in moltissimi libri, eppure ancora oggi fatichiamo a comprenderlo fino in fondo. Secondo me il motivo è semplice: ciò che manca non sono le definizioni o i modelli, ma una nuova narrazione.
Per questo ho raccontato le storie di pubblicità indimenticabili e personaggi leggendari, come quella di Bill Backer e di un aereo dirottato per la nebbia, di Bill Bernbach e della macchina di Hitler, del più grande furto del business, di un giornalista che vede un dettaglio che nessun altro aveva notato e altre ancora. Perché attraverso queste storie possiamo raggiungere una conoscenza più istintiva di cos’è un brand, lo stesso tipo di conoscenza che instauriamo con i personaggi di un romanzo (ed ecco perché mi serviva uno di quei «saggi che si leggono come romanzi»).
Molto del materiale è tratto dal mio podcast ma ci sono diversi contenuti inediti, tra cui il racconto della collaborazione tra Benetton e Oliviero Toscani e la loro importanza per la storia del branding. E in generale qui i vari episodi compongono un’unica storia del branding.
Inoltre trovate trascritte nel formato domanda e risposta le interviste a Gaetano Grizzanti, Giuseppe Mazza, Luisa Bocchietto, Daniele Basso, Lidì Grimaldi, camilla pollice, Luca La Mesa, Rosalba Benedetto, daniela bavuso, Alessia Camera, Andrea Semprini, Graziano Giacani e Paolo Iabichino.
Grazie a chi vorrà leggerlo. Scrivetemi, se vi va, per dirmi come l’avete trovato, leggo e rispondo sempre con grande piacere.
Ho chiuso luglio e aperto settembre con due newsletter diverse dal solito, ma dalla prossima settimana torniamo al formato consueto.
Ringraziamenti:
- Come in ogni libro d’esordio, o almeno credo, ci sono molti ringraziamenti. Li trovate tutti nelle ultime pagine.
- Qui vorrei solo ringraziare Fausto Lupetti e daniele lupetti, che si sono presi cura dell’edizione.
- E ribadire il mio doppio grazie ad Alberto Scirè, sia come avvocato che si è occupato di tutti gli aspetti legati alle liberatorie e alla privacy, sia come amico che ha creduto in questo libro ben oltre quanto fosse lecito aspettarsi. E grazie anche a BeLite Italy, un’azienda straordinaria che si occupa di legal tech e diritti d’autore, la mia scelta a occhi chiusi per tutte le questioni di privacy, contratti e procedure aziendali.